Testimonianza professionale

Francesco Tomassoni, Responsabile di centrale ENI/AGIP per il trattamento del gas naturale
17 Marzo, 2021

Nome: Francesco
Cognome: Tomassoni Compagnucci Spagnoli
Età: 76
Professione: Responsabile di centrale ENI/AGIP per il trattamento del gas naturale (pensionato)
Formazione: Diploma di Perito Industriale Capo Tecnico conseguito c/o l’I.T.I.S di Fermo
Hobby: Dirigente Sportivo (Basket) attualmente e prevalentemente impegnato da 2 nipotine (Sofia e Siria)

Introduzione: chi è Francesco Tomassoni?

Nato a Cingoli (MC, Italia) alla fine della 2^ Guerra Mondiale (09/05/1945). Occupato nel Gruppo ENI (AGIP) come impiegato tecnico in Impianti per il Trattamento del gas naturale, fino al pensionamento (2002).

Ci racconta la sua carriera professionale?

Impiegato tecnico in Impianti ENI/AGIP per il trattamento del gas naturale: da Capo Turno a Responsabile di Centrale.

Come ha conosciuto le ADALIT?

L’Adalit L-1000, recentemente rimessa in funzione e datata ott. 1999, ha fatto parte di uno stock approvvigionato da ENI(AGIP) per l’utilizzo in Zona Classificata Ex in occasione delle misure preventive messe in atto in prossimità del Capodanno 2000. Viste le molte incertezzesull’ingresso del nuovo secolo, per la presenza di “troppi” zeri sulla fatidica data 01.01.00 si predisposero misure atte a contenere un ipotetico black out degli impianti a pieno regime per la fornitura di gas per i riscaldamenti, usi civili e/o industriali. Le Adalit-1000 avrebbero dovuto entrare in azione per mancanza di illuminazione a seguito del blocco della Centrale Elettrica, ma fortunatamente i sistemi informatici proseguirono il loro lavoro senza creare alcun problema e le torce rimasero in dotazione alle varie Centrali per lavori di ispezione e manutenzione impianti.

Ci racconta un’esperienza significativa, dove la lampada è stata determinante per la sicurezza sul lavoro?

Esperienze significative vere e proprie forse non ce ne sono state, ma le torce sono state spesso utilizzate in zone oscure delle Centrali, Classificate Ex e in spazio confinati, grazie alla loro affidabilità e la potenza di luce.

Quali sono secondo lei le principali caratteristiche di una lampada antideflagrante?

Sicurezza, affidabilità e robustezza. Penso Adaro sia fra gli esperti più qualificati, vista anche la commercializzazione certificata globalmente riconosciuta. Aggiungerei la facilità nella sustituzione e disponibilità dei ricambi fondamentale per la corretta manutenzione nel tempo.

Come sono cambiate le lampade negli anni?

Da quello che ho potuto vedere nelle Vs Newsletter, i cambiamenti avvennuti negli anni, dall’Adalit-1000 alle attuali ne corrono oramai oltre 20, con notevoli progressi estetici, tecnici e funzionali. La mia Adalit L-1000 aveva smesso di funzionare da un po’ di tempo, ma non ho mai pensato di buttarla perchè, una volta o l’altra, l’avrei rimessa in funzione se non altro ricordandone, con un certa nostalgia, l’utilizzo per motivi di lavoro. Alla fine l’impresa è riuscita e la torcia è diventata uno dei giochi preferiti della mia seconda nipotina Siria (4 anni) con la quale spesso scendo le scale del mio palazzo al buio. Mentre Sofia, la prima nipotina che di anni ne ha 11, mi chiedeva di frequente che cosa fosse quella “cosa nera” che faceva bella mostra dove mi vedeva spesso impegnato al computer senza mai averla utilizzata perchè non più funzionante.

Che uso fa oggi della sua ADALIT L-1000?

La mia Adalit-1000 non è più per l’uso specifico, ma ritengo possa venirmi utile ogni qual volta capitasse la necessità di muoversi con illuminazione scarsa e/o nulla. Oltre a quanto detto sopra poi c’è l’utilizzo che ne fa la mia nipotina Siria, affascinata dalle torce in generale e letteralmente stregata da questa che le permette di muovere il fascio luminoso ruotandone semplicemente la testa.

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