Negli ultimi anni abbiamo visto come alcuni produttori di caschi antincendio hanno introdotto sul mercato soluzioni di illuminazione integrate nel casco. La chiave di questo sviluppo senza dubbio è quella di incorporare una lampada nella calotta del casco per migliorare l’ergonomia e allo stesso tempo ampliare il catalogo con un accessorio in più. Ma l’ergonomia è veramente la caratteristica principale quando parliamo di un sistema di illuminazione nel casco?
Negli anni, dopo diversi incontri e prove con Vigili del Fuoco di varie nazionalità, abbiamo riscontrato che tutti coincidono su quali dovrebbero essere le caratteristiche principali di una lampada da casco, ossia: potenza, autonomia, peso e sicurezza (intesa come certificazione Atex).
Tra i vantaggi della versione integrata, senza dubbio rientra la migliore ergonomia ed integrazione nel casco, oltre alla centralizzazione dell’acquisto a un unico produttore. Nonostante ciò, le limitazioni e gli inconvenienti sono notevoli:
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- Fascio di luce poco potente (gli utilizzatori sono d’accordo che si tratta di una luce da lettura più che da ricerca).
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- Impossibilità di modificare l’orientazione della luce, che da molto fastidio agli occhi quando uno o più persone/operatori conversano e si guardano.
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- Attualmente solo esistono versioni a pile alcaline (ciò richiede una constante spesa di pile di ricambio che devono essere sostituite utilizando un attrezzo specifico, cacciavite o chiave).
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- Può essere utilizzata solamente con un determinato tipo di casco (non è intercambiabile per esempio da un casco urbano a un boschivo).
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- Al momento non esistono modelli certificati per uso in atmosfere potenzialmente esplosive zona 0/20 (la maggior parte dei fabbricanti offrono solamente la certificazione zona 1-2 gas, nessuno polveri).
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- Offerta limitata (la maggior parte dei produttori hanno un modello unico).
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- Inoltre, si è riscontrato che pur essendo integrata nel casco, in certi modelli la posizione della lampada alta e frontale, aumenta sensibilmente il peso, dunque la pressione nella fronte dell’operatore.
Come alternativa, ci sono sempre le lampade esterne laterali, che presentano numerosi vantaggi:
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- Maggiore fascio di luce con alto rendimento (per esempio, la L-30 con 350 lm).
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- Sul mercato è disponible un ampia offerta, diversi produttori e vari modelli.
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- Esistono versioni a batteria ricaricabile o pile alcaline.
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- Possibilità di modificare l’orientazione del fascio di luce in funzione delle necessità.
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- Maggiore autonomia.
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- Possibilità di scegliere varie funzioni e caratteristiche (per esempio luce Step, luce rossa di localizzazione posteriore o laterale, sensore di luce).
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- Intercambiabile: l’operatore può utilizzare la stessa lampada su caschi differenti (urbano, boschivo, altri).
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- Più sicura. Esistono modelli certificati per uso in atmosfere potenzialmente esplosive ATEX zona 0/20 (gas/polveri).